“Il più grande genocidio scevro di empatia”

Il 27 gennaio “Giorno della Memoria”, ricorre la data in cui nel 1945 le truppe sovietiche liberarono Aushwitz dallo sterminio di milioni di vite umane.
Ogni anno si moltiplicano le iniziative, affinché tutti conoscano l’orrore dell’Olocausto.
In questo giorno siamo ricolmi di EMPATIA verso il passato, com’é giusto che sia! Ma oggi?
Come giudico il mio vicino che é afflitto da attacchi di panico, tanto da non riuscire a far nulla da solo?
E l’amico di mia moglie, dilaniato e lacerato dal rifiuto della compagna?
E la moglie di mio zio, umiliata, aggredita, svalutata dal marito, tanto da entrare in depressione?
Il barbone del quartiere, l’ho mai guardato negli occhi, conosco la sua voce?
Se vogliamo onorare le morti di Aushwitz, se vogliamo che le cose cambino, se vogliamo che la storia non si ripeta, dobbiamo trasmettere ai giovani il valore dell’EMPATIA, dobbiamo cominciare dal “QUI ED ORA”.
Osservare chi ci é intorno, smetterla di giudicare quello che vediamo ma ascoltare ciò che le persone ci raccontano con gli occhi e non fanno verbalmente per paura del giudizio, della vergogna, dell’umiliazione.
Dovremmo ricordarci ogni giorno dello sterminio dell’Olocausto, un genocidio che iniziò a causa della totale mancanza di EMPATIA.
Se vogliamo stimolare il senso di umanità, dobbiamo iniziare dall’EMPATIA, sviluppare in noi l’atteggiamento empatico verso il prossimo, uomo o animale che sia!
Cominciamo a guardare l’altro negli occhi (oggi le mascherine ci aiutano), immaginiamo la sua storia, liberiamoci dal giudizio ed onoreremo ogni giorno gli innocenti di Aushwits.

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Posted by Facebook on Friday, December 5, 2014

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