SCHEMI MENTALI

Si chiamano schemi mentali, quei meccanismi che si attivano automaticamente a nostra insaputa e che ci portano ad avere comportamenti ai quali razionalmente non sappiamo dare una risposta.
Gli schemi mentali sono leggi che portiamo dentro di noi e che sono dettate da antichi condizionamenti, i quali gestiscono le nostre scelte, azioni, comportamenti.
Hanno origine dal piacere e dal dolore che abbiamo provato durante l’infanzia, per questo sono collegati alle emozioni.

Esempio:
EVENTO: incontro un cane per strada (mia madre mi diceva che i cani mordono e portano malattie ma io non lo ricordo).
PENSIERO: il cane potrebbe mordermi o potrei ammalarmi.
EMOZIONE: paura (quando mia madre mi raccontava del cane, la sua espressione facciale esprimeva paura).
COMPORTAMENTO: cambio marciapiede.

Ecco, questo ci accade spesso nella vita ed in svariate esperienze, da quella affettiva a quella professionale o intima sessuale.
Gli schemi mentali provocano dei blocchi le cui origini risiedono nel nostro inconscio.
L’85% delle nostre scelte (comprese quelle di acquisto), avviene prima che la nostra coscienza ne sia consapevole.
Il nostro inconscio ci anticipa in sordina facendoci credere che tutte le nostre scelte avvengano attraverso il sistema cognitivo, invece sono guidate dal sistema emotivo.

Come si creano gli schemi?
Vi sono due categorie di etichette o schemi:
1) Quelle messe dagli altri, quando eravamo bambini, e ancora presenti oggi.
2) Quelle scelte da noi stessi per evitare o allontanare situazioni difficili o sgradevoli.
Quante volte abbiamo sentito dire:
– Non sei portato per la matematica!
– Tuo fratello é più bravo di te in atletica!
– Sei goffo!
– Sei come me, anche io facevo tanti errori di ortografia!
Detto, fatto! Se da piccoli ci dicono che non siamo bravi in matematica, noi cominciamo a crederci e a dircelo, creando quella che viene definita “Profezia che si Autoavvera”.
Non proverò mai a migliorare il mio apprendimento per la matematica, fallendo in partenza.
Questo é uno schema sviluppatosi attraverso gli altri, dall’esterno.

Se invece, a 46 anni ho ancora il desiderio di iscrivermi alla facoltà di architettura perché non ho potuto farlo in passato, comincerò a dirmi:
– Sono troppo vecchia/o!
– Ho perso l’allenamento con lo studio!
– Non mi interessa poi così tanto!
Questi sono schemi che adoperiamo per evitare il soddisfacimento dei nostri desideri profondi.
In entrambi i casi l’origine é emotiva.
Come superarli?
Attraverso un lavoro individuale, in cui prendere coscienza delle proprie zone d’ombra.
Liberarsi dagli schemi mentali, vuol dire vivere liberi, senza blocchi, effettuando scelte sentite come proprie e non frutto di condizionamenti esterni.

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