Chi Tradisco Realmente?

 

Dottoressa ho un problema, tradisco mio marito!
Guardo Lucia e sorrido, perché mentre mi espone quello che lei definisce un “problema”, la sua bocca si apre in un sorriso che le illumina il volto. Lucia é una donna di 46 anni, moglie e madre di un adolescente. Le faccio notare che mentre nomina la parola “problema”, il suo corpo esprime tutt’altro. Lucia sorride, abbassa la testa, incrocia le mani fra le ginocchia unite, quasi a nascondersi, e racconta dell’incontro con l’altro.
Dottoressa, quando sono con lui sono felice, il modo in cui mi guarda, mi accarezza, mi fa sentire bene, non sono mai stata cosi in forma. Prima mi ammalavo spesso, piena di dolori, malesseri, ora é tutto sparito! E’ come se avessi ritrovato la mia casa! Ma é tutto sbagliato, non va bene, sto tradendo tutti! Credono che sia onesta, ma sono sporca, le giuro che fino ad oggi non ho mai guardato un altro uomo all’infuori di mio marito, non so cosa mi stia accadendo, ma non riesco a non vederlo. Non so cosa fare! Sono confusa! Quando so di incontrarlo mi sento come un’adolescente desiderosa, mi preparo con cura, mi faccio bella e so che il suo sguardo mi farà sentire desiderata. Con lui raggiungo un piacere sessuale così intenso e travolgente che non avrei mai pensato esistesse. Poi, torno a casa, vedo mio figlio, mio marito, il modo in cui mi guardano, immacolata, e mi assalgono i sensi di colpa; sono una pessima persona! Dottoressa la prego, mi aiuti, devo liberarmi da quest’incubo.

Lucia vive un conflitto: da una parte c’é una voce che le dice di viversi la trasgressione, dove ritrova parte di sé stessa, la sua istintualità, le emozioni, niente schemi e controlli. Dall’altra parte c’é un’altra voce che la giudica traditrice, colpevole di arrecare sofferenza ad altri, tutta la sua persona viene messa in discussione, perderà ciò che ha costruito e che ama. Cosa deve fare Lucia? Quale decisione deve prendere? Deve lasciare l’uomo che la pone in contatto con una parte di sé oppure deve lasciare il marito per essere giudicata onesta? Vi erano molti doverismi (devo) nei pensieri di Lucia, che l’avevano accompagnata in tutti questi anni, rappresentando il carico che schiacciava i suoi desideri, creatività, alterando il suo stato di salute. Lucia non doveva scegliere o decidere nulla, ciò che la vita le aveva portato serviva a qualcosa, a far emergere una parte di sé stessa a lei sconosciuta. Viveva una tempesta emotiva. Era su di una barchetta in piena burrasca. Si può fermare la burrasca? Non si può, l’unica cosa da fare aspettare che passi, mettersi sottocoperta e lasciarsi trasportare dal mare. 

Il mare ogni tanto ha bisogno di smuovere ciò che é nascosto sotto la sabbia, lasciando alla deriva conchiglie, madreperle, inutili rami secchi; ciò che non si vede! Lucia aspettò, vivendosi ciò che la vita le aveva proposto, rispettando il marito col silenzio, lavorando sul suo senso di colpa, osservando ed ascoltando il suo corpo. Col tempo comprese che era la sua sessualità a voler emergere ed essere vissuta liberamente. Mostrò al marito un aspetto di sé che voleva nascondere per paura del giudizio, invece egli apprezzò questa nuova moglie, questa adolescenza ludica, che gli diede la possibilità di sperimentarsi in una relazione rinegoziata, dove mantennero il costruito ed aggiunto il nuovo. Noi siamo come il mare, in continuo movimento e rinnovamento, se il mare fosse fermo sarebbe una pozzanghera, se controlliamo la nostra naturale evoluzione, tradiamo noi stessi.

Lucia tradiva sé stessa!

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